16 mar 2009

Lottiamo oltre lo scipopero!

La Rete Docenti e ATA precari del Veneto aderisce allo sciopero del 18 marzo indetto dalla FLC-CGIL ma guarda già oltre. Abbiamo partecipato a tanti (tutti) scioperi indetti finora, durante questo drammatico
anno scolastico: non é cambiato nulla:nei prossimi 3 anni perderanno il lavoro oltre 130.000 precari della Scuola Pubblica, docenti e personale: mai nella storia della Repubblica un governo aveva
intrapreso una politica di tagli di queste dimensioni!!Quale relazione può mai esistere tra la ricerca di una sempre maggior qualità della Scuola Pubblica con operazioni di macelleria sociale? La scuola non é in “crisi” : gli iscritti aumentano e il taglio del personale produrrà emergenze non solo occupazionali ma di sicurezza nei luoghi di lavoro (per es.classi super affollate) ed una drastica riduzione del tempo scuola a tutti i nostri figli. Inoltre:

1)I tagli agli organici verranno fatti senza tenere in alcun conto la legge 626 sulla sicurezza e le esigenze delle realtà locali e degli alunni disabili
2) Le richieste delle famiglie nella scuola primaria non verranno soddisfatte, dato che la maggior parte ha richiesto l'iscrizione al tempo pieno
3) Drammatica la situazione per i precari del Sud: a Napoli e Palermo il prossimo anno scolastico non ci sarà nessun incarico sulla scuola primaria
4) Nessuna certezza sulle immissioni in ruolo, migliaia di precari con 10, 15 anni di servizio non entreranno in ruolo e rischiano di perdere l'incarico annuale
5) Le operazioni di conferimento degli incarichi annuali subiranno pesanti ritardi, con gravi ripercussioni sulla regolare riapertura del prossimo anno scolastico
6) Il governo promette aiuti e l'apertura di cantieri che dovrebbero dare lavoro a migliaia di persone; lo stesso governo licenzia oltre 130.000 precari della scuola aggravando la crisi economica del paese e
gettando nella disperazione decine di migliaia di lavoratori e le loro famiglie
7) il ddl Aprea trasforma le scuole in fondazioni, sopprime le RSU ed introduce la chiamata diretta dei docenti da parte delle singole istituzioni scolastiche: di fatto distrugge definitivamente,privatizzatizzandola, la scuola pubblica

I precari lavorano da anni in molte scuole con continuità: invece di assumerli a tempo indeterminato questo governo li vuole mandare a casa, nonostante la scuola abbia, fino ad oggi, avuto necessità del
loro lavoro. Lo stato ha sfruttato i precari (8ooo euri all'anno risparmiati per
ogni precario, a parità di servizio!) e adesso li manda a casa: ne risentiranno studenti e famiglie di tutta Italia! E scioperare non basta e non basterà, come già apparso evidente a tutt'oggi : rafforzando, invece, il nostro impegno nel difendere proprio quel diritto di sciopero che questo Governo vuole minare dalle
fondamenta (e siamo ancora qui anche per questo, nonostante le differenti posizioni!), dobbiamo tutti insieme, in primis la FLC CGIL, trovare nuove forme di lotta, un accordo tra le sigle sindacali e i movimenti che già esistono su poche parole d'ordine condivise: organizziamo gazebo informativi nelle piazze, elaboriamo forme di non collaborazione e di “didattica alternativa”, assumiamo forme di disobbedienza civica-civile:il ritiro della L 133 sui tagli e del ddl Aprea,l'assunzione a tempo indeterminato da subito dei precari della scuola su tutti i posti vacanti e disponibili, un organico adeguato di insegnanti di sostegno in modo da garantire il massimo aiuto a studenti già penalizzati: questa ci sembra una buona piattaforma di partenza per cercare - finalmente insieme ed in tanti?! - di incidere attivamente sulle scelte politico-pedagogiche in merito all'istruzione
pubblica. Quanto maggiore sarà la determinazione e la chiarezza nell'indicare obiettivi e mezzi per raggiungerli, portata avanti dal sindacato e da tutti noi, quanto più forte e massiccia sarà la partecipazione alle nuove iniziative di lotta di tutti i precari della scuola coinvolti.

Cominciamo ad intervenire numerosi venerdì 20 marzo alla trasmissione telesiva 7inpunto su Telepadova 7Gold, telefonando al n. 049/7622239 dalle h. 07.15 alle h.08.15: un'ora di trasmissione sul precariato nella e della Scuola Pubblica con la partecipazione in diretta di un prof. precario della nostra Rete.

[aggiunta 17/03/09] Nessuno, nè cgil flc nè cisl nè uil
tratterà sulla nostra testa per un assegno elemosina di disoccupazioe o ammortizzatori sociali per lasciarci con un piatto di lenticchie e la precrietà a vita!

rifiutare anche la triennalizzazione del contratti perchè dopo si resta precari senza garanzie

LA CRISI NON E' DELLA SCUOLA MA DELLE AZIENDE ITALIA!

LA SCUOLA NON E' IN CRISI LA STANNO SOLAMENTE DISTRUGGENDO PER FARE POSTO AD UN POPOLO DI GENTE NON ISTRUITA PERCHE' QUESTO GOVERNO DI MAFIOSI LA VUOLE COSI'!


Nessun commento:

Posta un commento